È il più ampio dei palazzi nobili costruiti nel Settecento a Traona, ma privo di elementi artistici particolari.

Annesso vi è l’oratorio di Sant’Ignazio, commissionato come cappella gentilizia da Ignazio Parravicini all’architetto Pietro Solari. Nell’oratorio avvenne una celebrazione memorabile: l’investitura di Nicola Guicciardi di Ponte in Valtellina a cavaliere dell’ordine militare di Santo Stefano (ordine fondato dal Granduca di Toscana) da parte di Ignazio Parravicini.

Nel 1956 la chiesa di Sant’Ignazio è stata donata alla parrocchia di Traona e di essa se ne prendono cura attualmente le sorelle del Centro Rita Tonoli.

Nel 1938 la nobildonna Camilla Pratolongo Parravicini, maritata in seconde nozze con Francesco Sassi De Lavizzari, attraverso un sacerdote di San Babila di Milano donò a Rita Tonoli (fondatrice della Piccola Opera) una parte del palazzo che verrà utilizzata come orfanatrofio diretto dalle suore delegate da Rita Tonoli.

Il palazzo, completato con la donazione della rimanente parte avvenuta più tardi, nel 1958 venne ristrutturato dalla ditta Castelli di Morbegno. Nel 1959 divenne colonia estiva e, in seguito, residenza stabile a cura della Piccola Opera e delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria.

Le religiose grazie alla generosità della loro fondatrice Amelia Pierucci e alcune sue amiche entrate poi nella congregazione, si presero carico la Piccola Opera fondata da Rita Tonoli, continuandone e condividendone fino ad ora i principi e l’attività assistenziale verso bambini in difficoltà.

Testi: ©Luciana Gaggini